
Raggiunto il padre ad Acquaviva delle Fonti (dove era direttore della banda musicale di quel comune), gli è subentrato lo stesso anno riuscendo in breve tempo a rinnovare l’organico dei musicisti a portarlo ad un notevole grado di preparazione. Sposa quindi Rosa Eleonora Maria Buonuomo, figlia del musicista Carmine Buonuomo (1884–1948) e dell’arpista Erminia Alfaro (1894–1964).
Nel 1956 la banda di Acquaviva delle Fonti, sotto la sua direzione, ha rappresentato l’Italia nel Concorso Internazionale Bandistico di Varallo Sesia vincendola “Coppad’Onore”. Dopo contrasti con alcuni amministratori comunali, ha lasciato l’incarico (1960) fondando poi una nuova banda (1961) che è stata attiva sotto la sua direzione fino al 1977. La Banda di Acquaviva delle Fonti è tuttora in attività ed è intitolata a Rosario Misasi.
Nel 1961 è stato chiamato da Nino Rota (musicista che aveva anch’egli studiato per un breve periodo con F.M.Napolitano) come docente di Direzione e Strumentazione per Banda nonché di Armonia Complementare presso il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dove ha insegnato fino al 1977 mantenendo contatti con i maggiori musicisti del tempo, tra cui Nino Rota, suo amico personale, del quale ha trascritto per organico bandistico l’opera Il Cappello di Paglia di Firenze.
Su invito dell’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ha fondato il locale Liceo Musicale che ha diretto fino al 1988. Riconosciuto caposcuola di una nutrita schiera di musicisti (Massimo Gianfreda, Pasquale Menchise, Francesco Lentini, Angela Montemurro ecc.), è tuttora ricordato per le sue doti di insegnante e di sapiente trascrittore (ha adattato per banda numerose opere liriche e orchestrali, come la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven) oltre che per le sue composizioni bandistiche di ispirato cromatismo, tra cui le notevoli Marce Sinfoniche.