Antonio Sicurezza (1905 -1979) è artista di matrice campana. Diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1931, si trasferisce nel 1934 da S. Maria Capua Vetere a Maranola, frazione di Formia, chiamato da Don Carlo Piccolini per dipingere la Cappella di S. Antonio.
A Maranola sposerà Virginia Mastrogiovanni, maestra elementare, e quì iniziò la sua vera arriera artistica. Nel territorio formiano, dove si ferma per l’intera vita, tranne una breve parentesi in tempo di guerra, trova ispirazione per le sue opere. Queste spaziano con grande padronanza dalle pale d’altare ai paesaggi, dalle nature morte al ritratto e, negli anni Sessanta e Settanta al nudo. Attraverso una ricerca che si può dire duri la sua intera esistenza con uso di tecniche diverse, il pittore giunge a descrivere sapientemente il particolare mondo che lo ricorda, trasmettendone nei dipinti vividezza di colori e trasparenza di atmosfera.
Certamente il territorio formiano ha favorevolmente condizionato Antonio Sicurezza nella sua crescita artistica. Del resto egli stesso scrivendo ad un suo amico di Brescia, nel 1934, allorché decide di andare a vivere nelle propaggini meridionali del Lazio, riferisce “…la settimana prossima mi sposo e mi trasferirò in un paese incantevolissimo… Se non si diventa artisti a Maranola significa essere negati per l’arte “.
Il libro di Gerardo De Meo “ Maranola nella pittura di A. Sicurezza” vuole descrivere un eriodo finora sconosciuto ma essenziale della vita e della creatività dell’artista completando una nutrita documentazione biografica già esistente. Gli stimoli avuti dall’ambiente agropastorale e paesaggistico di Maranola saranno quelli che lo accompagneranno per la sua intera vita artistica.